Fiamme Oscure - Amy Blankenship

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Table of Contents

  Capitolo 1

  Capitolo 2

  Capitolo 3

  Capitolo 4

  Capitolo 5

  Capitolo 6

  Capitolo 7

  Capitolo 8

  Capitolo 9

  Capitolo 10

  Capitolo 11

  Capitolo 12

  Capitolo 13

  Capitolo 14

  Capitolo 15

  Capitolo 16

  Capitolo 17

  Capitolo 18

  Capitolo 19

  Capitolo 20

  Capitolo 21

“Fiamme Oscure”

Serie “Legami di Sangue” - Volume 6

Author: Amy Blankenship & RK Melton

Translated by Ilaria Fortuna

Copyright © 2012 Amy Blankenship

Seconda Edizione Pubblicata da TekTime

Italian Edition Published by TekTime

Tutti i diritti riservati.

Capitolo1

Damon attraversò a grandi passi la porta del suo attico e mise Alicia in piedi. Era rimasto in silenzio da quando avevano lasciato il Night Light, non fidandosi molto della propria voce e delle proprie emozioni.

Il silenzio tra loro era assordante ma Alicia non aveva il coraggio di romperlo. Quando sentì la sua mano sulla schiena spingerla verso il soggiorno, ebbe la prova di quanto fosse arrabbiato. Girandosi velocemente per non perderlo di vista, lo guardò in silenzio mentre lui si tolse la giacca e la gettò dall’altra parte della stanza.

La giacca atterrò sulla spalliera del divano ma Damon se n’era già dimenticato, decidendo invece di braccare quel genio della fuga della sua compagna.

“Damon, aspetta.” Alicia sentì il bisogno di supplicarlo mentre indietreggiava.

“Aspettare cosa?” chiese Damon inclinando leggermente la testa. La seguiva lentamente con un’andatura tranquilla all’apparenza. “Aspettare di vederti sparire appena mi giro? Non hai idea di cosa si nasconde nel buio là fuori. Non è sicuro.”.

“Ho vissuto là fuori per tutta la vita. Non sono più indifesa... te ne sei accorto quando mi hai portato a stare dalla tua parte.”. Alicia lo guardava duramente ma continuava ad indietreggiare, la fiducia in se stessa perdeva colpi percependo la sua rabbia. “Non stavo scappando via da te.” Lei deglutì quando lui iniziò a sbottonarsi velocemente la camicia.

Gli occhi di Damon si socchiusero, osservandola mentre sgattaiolava dietro il divano... come se metterlo tra loro l’avrebbe fermato. “Dove ho già visto questa scena?” chiese lui curvando le labbra.

Alicia sbiancò per il sorriso spaventoso che le aveva rivolto. “Io ti avevo chiesto di portarmi da lui.” sottolineò lei.

“E io ricordo chiaramente di averti detto di no, era ancora presto.” I muscoli delle mascelle di Damon scattarono quando in un flashback ricordò di averla trovata abbracciata a Micah. Il modo in cui si erano scostati l’uno dall’altra era esattamente il motivo per cui non la voleva intorno al puma.

“Micah era preoccupato... mi vuole bene, Damon.” Alicia provò con un approccio tranquillo, visto che lui non aveva oltrepassato il divano... per ora. Rimase stupita quando lui le fu accanto all’improvviso... dietro il divano, toccandole dolcemente la guancia con il palmo.

“Pensi che questo sia il momento giusto per sbattermelo in faccia?” le chiese Damon con tono apparentemente calmo.

Le labbra di Alicia si aprirono per ribattere, ma lui sparì all’improvviso. Lei si girò quando sentì la porta del frigo chiudersi e vide Damon versare del sangue in un bicchiere. Lei si accigliò, sapendo che lui non era ferito... allora perché stava bevendo quel sangue?

Facendo dei passi incerti verso di lui, ma non abbastanza coraggiosi da entrare in cucina, gli chiese “Perché lo stai bevendo?”

Entrambi sussultarono quando il bicchiere gli si frantumò in mano.

Damon chiuse gli occhi per un attimo e poi li riaprì di colpo. “Sono arrabbiato, come avrai notato, quindi speravo che questo mi desse la forza per calmarmi.” Alzò un sopracciglio quando Alicia ricorse alla velocità che lui le aveva donato per sgattaiolare davanti al frigo. Dopo pochi secondi mise un bicchiere pieno di sangue nel microonde.

Alicia sentì un brivido quando si voltò e Damon la bloccò contro il bancone. Non disse nulla... ... la teneva semplicemente bloccata lì mentre chinava la testa sul suo collo... senza toccarla.

“Che stai facendo?” sussurrò lei con voce roca.

“Mi metto alla prova.” rispose Damon mentre inspirava.

“E come?” Lei piegò la testa all’indietro per il calore che lui le stava provocando.

Damon si spinse indietro per guardarla e rispose “Sto vedendo se riesco a rimanere lucido con te che hai l’odore di un altro uomo.”

Lui afferrò rapidamente la mano di lei diretta al suo viso e la strinse. “Io non lo farei, se fossi in te.” la avvertì. Le lasciò il polso quando il microonde emise un segnale acustico.

Alicia si allontanò per fargli prendere il bicchiere. Borbottò “È mio fratello... non conta.”

“Potrebbe non contare se non gli avessi detto che non siete davvero fratelli.” Anche questo bicchiere si frantumò nella sua mano. “Dannazione, mi arrendo!” Damon ringhiò agitato, guardando il liquido rosso cremisi sul pavimento. Stringendo i pugni passò accanto a lei, diretto in soggiorno.

Alicia si strofinò una tempia realizzando il perché, almeno secondo la sua mente gelosa, lui credeva di avere il diritto ad essere furioso. Lei non sapeva che lui stesse ascoltando quando aveva detto a Micah che non erano fratelli. Stava cercando di far sentire meglio Micah... non di provocare il rancore di Damon per tutta la vita. Girandosi, lo vide in piedi davanti alle grandi finestre.

Damon la vide arrivare nel riflesso del vetro. Non poté trattenere il lieve sorriso che gli incurvò le labbra quando lei lo abbracciò da dietro. Era così piccola da essere completamente nascosta ai suoi occhi. Prendendola per un polso, la tirò finché non fu davanti a lui, con la schiena premuta contro il proprio petto.

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