Fiamme Oscure - Amy Blankenship страница 4.

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Syn vide una delle sue mani scendere dal petto fino alle cosce per tentare di alleviare il calore che lui le aveva provocato. Il suo sguardo salì lentamente fin dove lei si stava mordendo il labbro inferiore per non gridare, ed inspirò profondamente. Syn mosse piano la mano sul vetro e sogghignò quando la mano che lei aveva tra le gambe imitò i movimenti della sua sul vetro.

Angelica si appoggiò al vetro della doccia quando le dita trovarono il suo punto preferito e si mossero con movimenti circolari. Non era la prima volta che lo faceva, ed era passato un po’, ma probabilmente non si era mai sentita meglio di così.

Fantasticò ancora una volta sul trovare qualcuno con cui farlo e l’immagine di Syn le balenò nella mente. La visione dei suoi occhi scuri e dei suoi lunghi capelli neri fece scattare la molla nel suo basso ventre, e lei aprì la bocca in un grido silenzioso quando raggiunse l’orgasmo. Le ci volle tutta la forza di volontà per restare in piedi quando sentì il liquido caldo scorrerle sulle dita, ed il suo corpo si contrasse sensualmente con tante scosse.

Dopo alcuni minuti, Angelica chiuse l’acqua e Syn svanì nel momento in cui lei aprì la porta della doccia. Afferrando l’asciugamano, lei vi si avvolse e poi si guardò allo specchio. Non fu il suo corpo ad attirare la sua attenzione, ma l’impronta sul vetro appannato dietro di lei.

Girandosi, si accigliò e allungò una mano per poggiarla sull’impronta. Si accigliò ancora di più vedendo quanto fosse grande rispetto alla sua mano. Questo posto era a prova di demoni... o almeno così aveva garantito Storm. Dunque il suo guardone stava dalla parte dei buoni?

Allontanandosi dalla doccia, decise di preoccuparsene più tardi. Anche se si sentiva molto meglio, soltanto il sonno poteva ricaricare completamente le sue batterie.

Dopo aver asciugato e spazzolato i capelli, tornò in camera da letto e tirò fuori dall’armadio la sua maglietta nera larga, sorridendo per il nome del suo gruppo rock preferito sul davanti. Andare a quel concerto rock era stata una delle poche cose normali che aveva fatto da adolescente e adorava quel ricordo.

Se la infilò e si diresse lentamente verso il letto, sorridendo mentre tirava indietro le coperte, e spense la lampada. Accendendo il suo i-Pod, abbassò il volume, lasciando che la canzone ‘Evil Angel’ riempisse il silenzio. Accoccolandosi sul morbido materasso, chiuse gli occhi e si lasciò cullare.

Syn uscì dalle ombre della stanza e si avvicinò al letto quando sentì la canzone. Lei aveva capito che era lì e si fidava abbastanza da non fare nulla in proposito. Questo era un altro segno che la sua vera anima si stava risvegliando.

Aveva sentito la sua dichiarazione “Casa dolce casa.”... ricalcando quasi esattamente tutti i pensieri di Damon. A Damon serviva una casa per la sua nuova compagna, e Angelica avrebbe avuto bisogno della stessa cosa quando lui l’avrebbe finalmente reclamata. Kane e Tabatha... anche loro, stessa situazione... le donne dovevano essere protette e amate al di sopra di tutti.

‘Damon.’ Syn lo chiamò mentalmente mentre si allontanava dal letto e si avvicinò alla finestra. ‘È ora di trovare una nuova tenuta di famiglia... ci stiamo allargando.’ Sentì Damon rifletterci su attraverso il loro legame mentale, prima di sentirlo prendere una decisione.

‘Ho in mente il posto perfetto.’ rispose Damon, stringendo Alicia. ‘Ci farò un salto domani.’

Il corpo di Syn sembrò dissolversi alla tenue brezza che entrò dalla finestra, per poi riapparire sul tetto. Camminava lungo il parapetto che circondava il cortile interno del castello, fermandosi di tanto in tanto per guardare il cielo o l’oceano in lontananza.

Sentendo una vecchia e familiare presenza dietro di sé, Syn girò la testa per guardarsi indietro.

“Non ci vediamo da parecchio.” disse piano Storm. “Sono contento che tu abbia trovato la tua anima gemella.” Sapeva che Syn sarebbe venuto da lei, ecco perché l’aveva fatta proteggere da Zachary per tutto questo tempo.

L’angolo delle labbra di Syn si curvò leggermente verso l’alto. “Vedo che hai nuove reclute per il tuo esercito... piuttosto giovani, non trovi?”

Storm scrollò le spalle “Non più giovani dei tuoi figli quando donasti loro l’eternità.”

“Cosa vuoi, viaggiatore nel tempo?” Il suo tono era un avvertimento per il proprio umore.

“Tu c’eri. Hai visto cosa è uscito dalla crepa.” dichiarò Storm.

Syn lo guardò impassibile “Non mi interessano le tue guerre.”.

Storm conosceva la verità dietro quelle parole. Aveva sentito la verità proprio dalle labbra di Syn... anche se nella linea temporale del dio del sole non era ancora accaduto. Un giorno Syn gli avrebbe detto che l’ultima volta che era stato in guerra con qualcuno... aveva distrutto il suo stesso pianeta. L’unica ragione per cui Syn aveva condiviso questo segreto con lui era perché anche lui era un dio. Ma per ora... questo gli faceva comprendere meglio Syn.

“Angelica vuole proteggere gli umani perché è stata allevata come una di loro... tante volte, anche se non ricorda le sue vite passate. Anche i tuoi figli sono molto protettivi con gli innocenti... e so che lo sei anche tu.” disse Storm con calma. Il fatto che Syn non fosse svanito significava che aveva accettato di ascoltarlo.

Syn non smentì il viaggiatore del tempo né gli chiese come aveva ottenuto quelle informazioni. Un viaggiatore del tempo era capace di prevedere tutto, se voleva. Se Storm era preoccupato per il futuro, allora c’era un motivo. “Qual è la tua profezia?”

“Gli umani cercano sempre il Giardino dell’Eden, ma sono talmente vanitosi da non rendersi conto di esserci già dentro. È sempre toccato a noi, i guardiani, scacciare i serpenti. Gli umani non hanno la forza di proteggersi. Se non li aiutiamo, i demoni trasformeranno questo posto in una città di sangue.”.

“E non finirà qui.” concluse Syn con un tenue sussurro.

Storm si asciugò il sangue che ora gli stava colando dagli occhi come lacrime. L’unico motivo per cui la sua testa non era esplosa era perché stava parlando con un altro dio, che non avrebbe rivelato i suoi segreti.

“Alcuni demoni usciti da quella frattura tra le dimensioni quasi distrussero questo mondo durante i secoli bui... avevamo quasi perso.” Storm lasciò che il peso di tale affermazione aleggiasse tra di loro.

“Ricordo.” disse Syn.

“Allora ricordi anche quelli che sono scesi sottoterra di loro spontanea volontà, per proteggere la barriera ed impedire ai demoni di tornare.” gli ricordò Storm.

Syn annuì “I fratelli... come dimenticarli.”

“Adesso sono tornati in questo mondo, dando la caccia ai demoni in fuga. Ancora una volta i fratelli hanno fatto voto di aiutare a liberare questo mondo dalla minaccia dei demoni. Io e te siamo forse le uniche creature rimaste in questo mondo a poter dire onestamente che il nostro potere è quasi uguale al loro. Negheresti di aver messo da parte il tuo potere per ragioni egoistiche?”

“Potrei prendere la mia famiglia e lasciare questo posto alla tua guerra.” lo ammonì Syn.

“E io posso darti un motivo per restare.” ribatté Storm. “Hai tre figli con te... ma ne hai persi molti nella linea temporale. Io posso ritrovare i tuoi figli scomparsi.”.

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