Solo perché lei non riusciva a dormire non significava che i guardiani dovesse interrompere il loro sonno. Era troppo tardi per rimettersi a dormire e troppo presto per dire ai guardiani di raggiungerla. Alzò lo sguardo verso il cielo notturno, e rimase seduta lì, a godersi la vista dei fulmini che sembravano ancora molto lontani.
Le dita di Kyoko andarono a fermarsi sul minuscolo sacchetto che portava al collo, dove lei aveva riposto alcuni frammenti del talismano che era riuscita a raccogliere. Non si accorse che, toccandolo, una morbida luce blu fluorescente si irradiò da esso, e che la fresca brezza che soffiava intorno iniziò rapidamente a cambiare direzione.
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Non lontano da lei, Kyou sollevò il capo, quando un profumo perverso, portato dal vento della tempesta in avvicinamento, arrivò alle sue narici. Hyakuhei era vicino. Strinse gli occhi dorati mentre la brezza si spostava, e che adesso sembrava provenire dalla radura del Cuore del Tempo. E questaltro profumo Strinse i denti: la sacerdotessa e il potere del Cuore di Cristallo Protettore!
Le sue mani si strinsero involontariamente a pugno, e sul suo viso apparve unespressione di rabbia. Ringhiò, scuotendo il silenzio della foresta che lo circondava: era sola e indifesa! Che ci faceva, davanti al Santuario a quellora della notte? Perché gli altri guardiani non erano con lei? Kyou respirò profondamente lodore della sacerdotessa-bambina che si trovava nella dimensione lontana insieme ai suoi fratelli.
Nella sua mente, potè vedere limmagine della ragazza: capelli ramati, meravigliosi occhi color smeraldo era come se la stessa statua avesse preso vita e colore. Non sarebbe mai dovuta giungere lì! Né lei né il Cuore di Cristallo Protettore! Non appartenevano a quella dimensione.
Se avesse potuto, l'avrebbe ricacciata indietro attraverso il portale e avrebbe distrutto la statua ma se lo avesse fatto avrebbe fatalmente indebolito la barriera che suo padre Tadamichi aveva costruito a protezione di quel mondo. Nonostante bramasse dalla voglia di farlo, Kyou si sforzò di trattenersi.
Il suo pericolosissimo zio continuava ad accumulare potere per colpa di quella stupida ragazza: ma non capiva cosa stava provocando? Se era davvero una sacerdotessa, avrebbe dovuto sapere che doveva starsene ben lontana da quel mondo di demoni! Suo padre si era lasciato uccidere, pur di chiudere il portale del tempo, e invece quella stupida ragazzina umana aveva annullato il suo sacrificio, rendendolo completamente inutile.
Tadamichi aveva cercato di proteggere gli umani ... tutti quanti. Ma perché? Perché proteggere una razza così stupida da riaprire il portale che divideva i loro due mondi? Cosa aveva spinto suo padre a sacrificare la sua vita per loro?
Kyou aveva cercato di spaventarla e di rimandarla, urlante, nel suo mondo. Ma con sua grande sorpresa lei era tornata ... doveva essere l'unica donna che sembrava non temerlo per più di pochi secondi. Quando l'aveva incontrata per la prima volta, non molto tempo prima, lei era rimasta lì a fissarlo, con il mento sollevato in atto di sfida, puntando un dardo spirituale verso di lui come se lei, una semplice umana, potesse combatterlo ... e vincerlo.
Aveva giurato di proteggere il Cuore di Cristallo Protettore e il portale del tempo, ma mai una piccola ragazza umana. I suoi fratelli potevano piegarsi a una cosa del genere, ma lui no. Gli umani erano creature deboli e sciocche, e lo temevano. Perché lei era così diversa? Perché non aveva paura di lui? Perché se la trovava continuamente tra i piedi, quasi tornasse costantemente a provocarlo?
Kyou saltò dall'albero in cui era seduto e si drizzò in tutta la sua altezza. Poteva sentire il suo cuore battere allimpazzata e il sangue defluirgli nelle vene ... il suo sangue da guardiano che gli imponeva di andare da lei. Succedeva ogni volta che la sentiva vicina e ciò lo faceva infuriare ancora di più. Il suo istinto protettivo era mille volte più forte della sua volontà.
Era il coraggio indomito di quella ragazzina ad attrarlo, e negli ultimi tempi la sua immagine era costantemente viva nei suoi pensieri ... e nei suoi sogni. Era rimasto lontano dal gruppo solo per questo motivo. Come osava quella ragazza prendere possesso della sua mente? Le avrebbe insegnato a non ammaliarlo con la sua insolenza e umanità. Non era niente per lui tranne la sacerdotessa del cristallo ... non cera nientaltro che la legasse a lei.
Il corpo di Kyou si irrigidì quando sentì il cambiamento nell'equilibrio tra il Bene e il Male, pericolosamente vicino all'ignara sacerdotessa. Il suo viso era tranquillo... come la calma prima della tempesta. I suoi capelli argentati ondeggiavano nella brezza , mentre i suoi sensi percepivano il pericolo che stava per abbattersi su di lei.
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Hyakuhei inclinò la testa all'indietro, lasciando che la tempesta che aveva generato si scatenasse intorno a lui. Il vento gli turbinava intorno, sollevando il lembo dei suoi vestiti e gettandogli sul suo bellissimo viso i capelli color mezzanotte. I suoi occhi color rubino si spalancarono, quando il vento gli portò alle narici un profumo che non veniva dalla pioggia o dal cielo.
Un'espressione di euforia gli si disegnò in faccia, e lui diede un potente colpo con le sue ali di ebano per guadagnare quota. Diresse lo sguardo verso la radura del Cuore del Tempo, mentre un sorriso malvagio gli apparve lentamente sulle sue labbra. Era qui ... la sacerdotessa che non faceva che tormentarlo.
"Ah, sacerdotessa, quindi sei sola e senza difese! - sussurrò al vento - Aspettami, mia amata, vengo a prenderti."
I demoni iniziarono a riversarsi a frotte dal corpo di Hyakuhei, per eseguire i suoi ordini. Una risata maniacale gli sfuggì dalle labbra morbide e lui sbarrò gli occhi, che splendettero alla luce della sua strana follia. Il cielo divenne nero di demoni, che correvano allimpazzata verso la statua della fanciullae della sua sosia umana, così fresca e pura allinterno dei meravigliosi giardini.
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I demoni di bassa nascita erano già stati attratti da lei e dal profumo che emanava. Erano solo insignificanti schiavi inviati da Hyakuhei per impedirle di fuggire, e Kyou poteva sentire la presenza di suo zio non lontano da loro. Hyakuhei aveva scoperto che lei era lì inerme e stava andando a prenderla. Ma lui non poteva permetterlo.
Kyou alzò lo sguardo, quando un'ombra attraversò la luce della luna annunciando il loro arrivo. I suoni della notte zittirono, quando sulla sua schiena apparvero due maestose ali nere, che sparsero sulla radura una miriade di piume dorate, proprio lì dove lui atterrò in silenzio. I suoi lunghi capelli argentei ondeggiarono al vento, mentre si preparava per limminente battaglia.
"Così sia." mormorò, in risposta ai suoi tormentati pensieri.
La sacerdotessa si era messa di nuovo in pericolo e questo non gli lasciava scelta. Decise che se i suoi fratelli non erano capaci di fare il proprio dovere, allora ci avrebbe pensato lui, e avrebbe portato la fanciulla con sé. Se questo era il loro concetto di protezione, allora era giusto che lo facesse. Ma prima ... avrebbe distrutto il male che continuava a perseguitarla.
Capitolo 2. Impavida
Ignara che la tempesta si stesse avvicinando, Kyoko sentì la brezza rinfrescare la sua pelle sudata e la accolse con un dolce sorriso. Chiudendo gli occhi color smeraldo, si godette la solitudine della notte prima di dirigersi da Sennin e unirsi ai guardiani che dormivano da lei.
La figlia di Sennin, Suki, era diventata la sua più cara amica su questo lato del portale del tempo e il gruppo risiedeva nella sua capanna, quando non viaggiavano attraverso le terre pericolose alla ricerca dei frammenti del Cuore di Cristallo Protettore. Suki stava con loro dall'inizio, anche se non era una guardiana.