I suoi occhi argentati divennero rossi per quelle parole. «Tu non avrai mai mio fratello, figlio di puttana! Finché respirerà, Kyou non ti permetterà di vincere, e nemmeno io!» urlò Toya lanciandosi verso di lui, in un ultimo tentativo di salvare la sua anima immortale.
Hyakuhei scomparve un istante prima che il pugnale di Toya potesse trafiggergli il cuore freddo nascosto nel profondo del suo corpo senza età. I suoi occhi rossi fissavano affamati il giovane che pensava di poterlo sfidare.
Si librò in aria e si fermò per un momento, poi si lanciò allattacco.
I sensi di Toya lo avvertirono della minaccia che si avvicinava ma lui non era ancora ben addestrato per individuare da dove stesse arrivando il suo aggressore. Si guardò intorno nervosamente ma le ferite sanguinanti, unite a quella nel suo cuore, lo avevano indebolito e la paura aumentava.
Le parole del suo cosiddetto padre lo avevano colpito. «Non posso lasciarti vincere, mostro. La vita di mio fratello dipende da questo.» sussurrò Toya con il respiro affannoso, e le parole rimbombarono nelle sue stesse orecchie.
Un brivido di paura gli percorse la schiena mentre guardava il cielo. Spalancò gli occhi per ciò che vide. Ecco comè. pensò.
Cercò di muoversi ma era bloccato da una forza sconosciuta. I loro sguardi sincrociarono, quegli occhi rossi gli penetrarono lanima e Toya capì che stava per morire.
Lurlo che gli si formò in gola fu sostituito da un gorgoglio. I suoi occhi argentati divennero dorati mentre continuavano a fissare il suo assassino, e il tempo sembrò fermarsi. Iniziava a sentire il proprio corpo che diventava insensibile e iniziò a piangere di nuovo. Kyoko Kyou vi ho deluso, perdonatemi, vi prego. fu il suo ultimo pensiero mentre emetteva un ultimo respiro.
Sentiva il proprio battito cardiaco allontanarsi sempre di più mentre il dolore svaniva. Poi sussurrò con stupore irrequieto: «Kyoko da quanto tempo sei qui?».
Osservando con un malato senso di piacere, la figura vestita di nero sorrise soddisfatta. Hyakuhei lo adagiò a terra e affondò gli artigli nel petto del ragazzo che aveva gli occhi come il sole, strappandogli brutalmente il cuore che aveva smesso di battere.
Poi, fissando gli occhi vitrei di Toya, sussurrò: «Mi sono sempre chiesto come fossero gli occhi di Kyou quando piange scommetto che saranno bellissimi.». Si chinò e lo baciò sulla fronte, poi si alzò e si voltò verso luomo che era appena atterrato alle sue spalle.
Un sorriso sadico gli apparve sulle labbra mentre tendeva il cuore sanguinante davanti a sé, aspettando che Kyou si avvicinasse. «Per te, mio caro. Non cè più alcun ostacolo tra noi.» gli disse nella brezza.
Kyou restrinse lo sguardo per il disgusto mentre guardava il cuore fresco che gli stava porgendo. Hyakuhei era un non morto da così tanto tempo da considerare la morte come un dono?
Kyou voltò le spalle a quella visione inquietante. Aveva percepito langoscia di suo fratello ed era venuto a controllare. Ma aveva trovato il suo cosiddetto padre e non riusciva più a percepire laura di suo fratello.
Qualcosa non andava e lui sentiva i nervi del proprio corpo formicolare sotto la pelle.
Non riusciva a vedere il corpo cui apparteneva il cuore perché Hyakuhei gli copriva la visuale, ed essere trattenuto lì invece di andare a cercare suo fratello lo irritava. Non lo vedeva da più di un anno ma, quella sera, aveva capito che Toya aveva bisogno di lui. Doveva essere importante per sentire quella chiamata così forte.
I suoi occhi dorati fissarono quelli di Hyakuhei, «A chi hai rubato lanima, questa volta?» gli chiese con disprezzo.
«Perché non vieni a vedere tu stesso? Sono sicuro che rimarrai molto sorpreso. È il mio regalo per te.». Un sorriso illuminò i suoi lineamenti oscuri mentre si scostava scoprendo la sua vittima. Allungando una mano, si girò per guardare il cadavere a terra.
Kyou lo seguì con lo sguardo mentre si avvicinava lentamente, confuso per limportanza dellidentità di quella vittima. Spalancò gli occhi vedendo la figura che giaceva a terra, mentre un fulmine gli percorreva la schiena. Il suo cuore iniziò a battere forte quando vide i familiari riflessi argentati su quei capelli neri, sporchi e spettinati, che ricoprivano il viso delluomo come se volessero nascondere la sua identità.
Si sentì pervadere dalla rabbia e si rifiutava di ammettere che quello era il corpo massacrato di suo fratello.
«No!» gridò piegando la testa di scatto allindietro. Le lacrime gli riempirono gli occhi mentre si voltava verso il responsabile. «Che coshai fatto?» sbottò lanciandosi verso di lui, per poi fermarsi a pochi centimetri da lui. I suoi occhi dorati divennero rossi e i canini si erano allungati come quelli di un cane rabbioso. Strinse i pugni mentre aspettava di sentire la confessione.
«Quello che avrei dovuto fare dallinizio eliminare chi non ti ha apprezzava come me.». Lespressione di Hyakuhei si addolcì per un momento mentre guardava il suo preferito.
Aveva dato a Kyou tutte le attenzioni e laffetto da quando gli aveva dato il dono dellimmortalità oscura ma lui non era ancora felice. Era la tristezza nei suoi occhi dorati ad attrarlo la solitudine dentro di lui era adorabile e somigliava alla sua. Aveva trasformato Toya nella speranza di avere la devozione del suo prezioso pupillo come ricompensa, ma la cosa aveva solo contribuito a turbarlo di più.
Hyakuhei osservò le lacrime che gli si stavano formando negli occhi e si rese conto di avere ragione quel ragazzo era straordinario quando piangeva.
In quel momento, qualcosa dentro Kyou si ruppe, sfociando in un pianto triste e sconvolgente. Accecato dalla rabbia, si scagliò sullassassino con i denti e con gli artigli. «Ti strapperò il cuore e lascerò il tuo corpo in pasto alle creature della notte per quello che hai fatto!».
Il vampiro schivò il colpo con destrezza e bloccò Kyou a terra. Con una calma che non si rifletteva nelle sue iridi rosso rubino, Hyakuhei si chinò verso quel viso che lo perseguitava il viso di suo fratello.
«Ho fatto quello che era necessario. Toya non voleva che tu avessi il mio dono e ha cercato di privartene. Con il tempo capirai.» mormorò mentre le sue labbra morbide sfioravano fugacemente quelle di Kyou.
Con una forza che non sapeva di possedere, Kyou lo scagliò lontano da sé. Disgustato, si passò un avambraccio sulla bocca mentre ringhiava pericolosamente.
«Suvvia, calmati, ragazzo.» disse laltro mentre si alzava, togliendosi la polvere di dosso. I suoi occhi silluminarono mentre il suo corpo brillava leggermente, poi svanì nella notte. «Ti terrò docchio e ti aspetterò, mio caro.».
Kyou sentì il mondo crollargli addosso mentre guardava il corpo senza vita di suo fratello. Vendicherò la morte di mio fratello e passerò leternità a darti la caccia, se necessario. E quando ti troverò, pagherai per questo, Hyakuhei. pensò, poi singinocchiò e strinse Toya a sé, cullandolo. La sua vista si offuscò mentre cercava di trattenere invano le lacrime. Sembrava che stesse dormendo, per la prima volta dopo tanto tempo sembrava sereno.
Le sue lacrime caddero sulla guancia di Toya e si sentì spezzare il cuore. Stringendolo forte, sussurrò con voce tremante: «Ti prego, perdonami per non essere arrivato in tempo.». Il suo respiro vacillò mentre chiudeva gli occhi per il dolore, poi aggiunse: «Sapevo che avevi bisogno di me avrei dovuto salvarti.».
Con la mente ritornò al giorno in cui Hyakuhei lo aveva trasformato in quello che era adesso il giorno dopo la morte di suo padre. Kyou sapeva che Hyakuhei voleva soltanto lui e Toya era solo un ragazzino. Quindi, per proteggerlo, se nera andato con suo zio, anche se suo fratello minore lo aveva implorato piangendo.