Vampiri Gemelli - Amy Blankenship страница 3.

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Camminando camminando, si trovò in un quartiere che non aveva mai visto, e avvertì il ringhio cupo di un cane in lontananza. La sua mente si allertò: sapeva quanto i cani odiassero i vampiri! Probabilmente avevano capito che, se un vampiro non riusciva a sgozzare una vittima umanasi sarebbe rassegnato a nutrirsi del sangue di un cane. I capelli le si drizzarono sulla testa quando al ringhio seguì un acuto guaitocome quello che emette un cane ferito a morte!

Poi il guaito si affievolì e infine cessòe Kyoko capì che la povera bestia aveva smesso di respirare.

Con i sensi allertati, posò i libri a terra e fece finta di allacciarsi le scarpe. Si comincia mormorò allegramente, come se si trattasse di una cosa da nulla.

Era convinta che il demone lavrebbe attaccata da dietro, perché per la maggior parte erano dei codardi, e non gradivano che la vittima avesse la possibilità di difendersi. Ecco perché si era messa in quella posizione: con i suoi quarantotto chili di peso e la corporatura minuta, una fanciulla umana non avrebbe avuto speranza di salvarsi. Ma lei non era una ragazza qualsiasi.

Alzò gli occhi al cielo quando non successe niente. Riprese a camminare guardandosi per bene attorno, per capire dove si nascondesse il suo presunto assalitoree alla fine lo vide. Cera un bambino dallaltra parte della strada, con un cane morto ai suoi piedi. La pelle e i capelli del bambino erano bianchi come la neve, ma anche da quella distanza poteva vedere che i suoi occhi erano nericome la notte più profonda.

Che strano ... la maggior parte dei vampiri assomigliava esattamente agli umani. Questo era ciò che li rendeva i più pericolosi tra tutti i demoni che vagavano segretamente sulla terra. Ma quel bambino non sembrava affatto umano. Mentre lo scrutava fu presa da una tristezza infinita, pensando a quanto fosse giovane quando era stato preso. Ma ormai, non aveva più importanza.

Yuuhi la fissò da lontano ... e per un attimo desiderò che quella fosse una SUA vittima. Gli piacevano le fanciulle innocenti. Convocò i demoni suoi figli, chiedendosi quanto avrebbe resistito quella piccola umana contro di loro. Aspirò laria, aspettandosi di godere dellodore della sua paurama non ne trovò. Scoprì invece che la fanciulla odorava di purezza e di mortee la cosa lo eccitò profondamente. Yuuhi continuò a fissarla, mentre alcuni demoni di basso livello erano in procinto di aggredirla alle spalle.

Kyoko avvertì il consueto formicolio di allarme alla base del collo e per tutta la schiena, e capì che il bambino si era messo lì per tenderle un agguato e farla prendere di sorpresa. Ora ne era assolutamente sicuraera circondata da vampiri. Se ne aspettava uno solo, e invece dovevano essere almeno trequattro, contando anche il bambino.

"Beh, non era quello che volevo? provò a consolarsi, mettendosi in posizione di combattimento.

Un vampiro dall'aspetto di studente del college sogghignò, il che lo rese quasi disgustoso. Era quello che volevi, eh? Te lo do io, quello che vuoi, piccola!" Le fece un sorriso a trentadue denti, cercando di fascinarla con lo sguardo.

Kyoko sapeva cosa stava provando a farle e provò una forte eccitazione, al pensiero che mai nessun vampiro avrebbe potuto abbatterla con una magia così stupida. Lo guardò dall'alto in basso. "Ne dubito. - lo provocò, spingendolo ad attaccarla - In genere i chiacchieroni repressi non sono il mio tipo!

Almeno questi vampiri sembravano normali. Beh... come possono apparire normali tre giovani studenti ben vestiticon un paio di zanne da far invidia a un lupo! Comunque, non capitava tutti i giorni dincontrare dei vampiri che vestivano Armani. Diavolo, se quei tre fossero stati ancora vivi avrebbero urlato per una macchia sul pantalone. E poi cera quel bambino albino, dallaltra parte della strada, che la guardava come un voyeur malato.

Quel pensiero la fece rabbrividire. Aveva sentito strane storie su quel genere di vampiri. In genere tendevano lagguato alle loro vittime, ma poi mandavano altri ad agire mentre loro guardavano estasiatiper quanto possa sentirsi eccitato un demone dal sangue freddo. Aveva visto un mucchio di ridicoli film dellorrore e su ununica cosa avevano fatto centro: i vampiri erano dei libidinosi e non facevano differenze tra umani maschi o femmine. Provavano piacere con entrambi

"Se fossi in te continuerei a studiare Rise alla sua battuta e poi sferrò un terribile calcio nellinguine del vampiro. Unaltra cosa da sapere sui vampiri è che, se sono maschi, mantengono gli stessi punti deboli di quando erano ancora in vita. Non importa quanto siano diventati velocile palle sono sempre palle!

Si abbassò proprio mentre un altro vampiro le veniva addosso, e si soprese della sua velocità. Si muoveva molto più rapidamente di tutti quelli che aveva affrontato fino ad ora Strinse il pugno, e un dardo di forza le si materializzò nel palmo.

Poi scansò un altro demone che stava piombando su di lei, e gli scaraventò il dardo addosso. Una mano fredda e umida le si strinse intorno al polso e lo ruotò, facendola gemere di dolore. Assecondando la rotazione, Kyoko impresse violenza al movimento e afferrò il vampiro per la sua stessa giacca, facendolo crollare a terra.

Gli saltò addosso, e per qualche attimo entrambi si rotolarono sul marciapiede, cercando di strangolarsi a vicenda; poi Kyoko riuscì a mettersi a cavalcioni su di lui. Doveva agire in fretta, o quel vampiro lavrebbe presto morsa.

"Ho qualcosa per te. sibilò, infilzandolo con un dardo etereo. Un terzo vampiro provò a saltarle addosso, e lei fece appena in tempo a rotolarsi su un fianco per schivarlo, ritrovandosi poi con la schiena a terra e il demone addosso.

Ok, stava cominciando a incazzarsi. Guardando bene in faccia il vampiro impudente, ebbe limpressione di trovarsi davanti ad uno studente del college, di quelli che prendono ottimi voti, che si era portato una pistola a scuola. Era possibile intravedere un luccichio sadico in quelli che una volta erano i suoi occhi

"Ora mi hai scocciata, amico." mormorò. Torcendo in modo anomalo il polso lo sfiorò leggermente con un altro dardo etereo. Gongolò di gioia, quando la pelle del vampiro iniziò a fumare ... e lo vide torcersi in agonia. Piegò le ginocchia sul petto e gli diede un bel calcione per scalzarlo via. Lo vide rotolare per qualche metro, continuando a bruciare.

A brevissimo, lo studente sadico si sarebbe trasformato in un mucchietto di polvere fangosa sul marciapiede, che sarebbe svanita alle prime luci dellalba. Kyoko si era sempre chiesta dove andasse a finire la cenere di vampiroma ciò che contava in quel momento era che non avrebbe dovuto sgomberare la strada dai resti di quel cretino.

"Stronzo! gli urlò, rialzandosi da terra. Era la prima volta dopo secoli che trovava un vampiro in grado di tenerle testae quella era stata proprio unabella novità.

Aggrottò la fronte, quando lo sentì ancora ululare di paura. Era evidente che non erano di sangue nobile ma semplici zombie. Suo nonno li chiamava mezzosangue, nemmeno vampiri o demoni. Comunque sia, per praticità lei continuava a chiamarli vampiri. Più il loro sangue era puro più ci mettevano tempo a morire. Disgustoso ma vero.

Aveva sentito dire che i vampiri antichi, quelli di sangue puro, erano estremamente potenti, e perfino nonno Hogo non era sicuro che i suoi dardi eterei avrebbero potuto abbattere uno di quelli. Una volta le aveva detto che il dardo spirituale non era altro che la luce del sole imbrigliata in un'arma, e che poteva essere evocata solo da una sacerdotessa o da un guardiano.

Sentì un pugno arrivarle a mezza faccia, ed ebbe appena il tempo di girare la testa di lato per schivare il colpo. Se qualcuno di quei dementi avesse preso gusto a usare la sua faccia per giocare a dodge ball, ben presto si sarebbe ritrovata vampiro anche lei! Tuttavia parte di quel pugno le sfiorò dolorosamente il nasoe questo la fece incazzare ancora di più.

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