Sentì un pugno arrivarle a mezza faccia, ed ebbe appena il tempo di girare la testa di lato per schivare il colpo. Se qualcuno di quei dementi avesse preso gusto a usare la sua faccia per giocare a dodge ball, ben presto si sarebbe ritrovata vampiro anche lei! Tuttavia parte di quel pugno le sfiorò dolorosamente il nasoe questo la fece incazzare ancora di più.
Non voleva certo tornare a casa con la faccia gonfia, come se avesse fatto a cazzotti sul ring! E la rabbia le arrivò alle orecchie quando il burlone le squarciò la camicia con ununghiata, mettendole a nudo il seno e facendole quattro bei graffi.
"Pervertito! sibilò, sapendo che l'aveva fatto apposta. Il sorriso malizioso che le lui rivolse glielo confermò.
Sua madre sarebbe uscita pazza, quando lavesse vista ritornare a casa combinata a quel modo, ma nonno Hogo le avrebbe messo a posto la ferita. Tanto, lei guariva molto più velocemente di un qualsiasi essere umano. Aveva passato gli ultimi anni della sua vita ad addestrarla per farla diventare ciò che era adesso!
Il nonno sapeva molte cose su di leidi prima che lei nascesseo almeno era questo ciò che diceva. Cerano delle vecchie pergamene che parlavano del cuore di cristallo protettoree di lei, la piccola sacerdotessa che aveva il compito di proteggerlo.
All'inizio non gli aveva creduto, ma le cose erano cambiate quando, alletà di dieci anni, lo aveva visto combattere contro un vampiro mentre tornavano a casa, dopo la festa di compleanno di Tasuki. Si era divertita così tanto che era rimasta a festeggiare anche dopo che gli altri bambini erano tornati a casa.
Quando erano stati attaccati, le era parso insolito vedere un uomo della sua età muoversi con la stessa grazia letale di un abile guerriero. Ciò che era ancora più strano era che il demone era molto reale. Corse ad aiutare suo nonno e colpì il mostro sulla schiena con il pugno ... era stato allora che aveva visto per la prima volta il potere guizzare fuori da lei. Aveva ancora il dardo etereo in mano mentre il vampiro bruciava.
Una volta terminato il combattimento, Kyoko ricordò di avere chiesto a suo nonno cosera quel mostro, e perché li aveva attaccati. Nonno Hogo allora le spiegò che, sebbene lui fosse abbastanza forte da combattere i demoni, non aveva il suo stesso potere né la sua capacità di guarire rapidamente da una ferita.
Cercò di farle capire chiaramente che lei possedeva un dono dalla nascita, e che lui era orgoglioso di poterle stare al fianco. Dopodiché le parlò lungamente di come i demoni la stessero cercando da che era nata, e per questa ragione il vampiro li aveva attaccatiper il potere che lei si portava dentro.
Non sapeva ancora esattamente perché e in che modo quelle creature malvagie intendevano usare quel potere, ma erano diventate sempre più bramose, nel coso dei secoli.
Comunque lui era convinto che quel potere le fosse stato donato perché attraesse i demoni e li distruggesse.
Kyoko ricordava bene il senso d disgusto che provò alla spiegazione del nonno; si chiese se ci fosse qualche altra cosa che lui non le aveva detto. Una cosa era certa: da quel momento i rapporti tra lei e suo nonno erano cambiatie anche con Tasuki, perché cera anche lui quella sera con lei e il nonno, avendoli seguiti di nascosto. Quel segreto aveva creato tra loro tre un legame indissolubile.
Scosse il ricordo dalla sua mente mentre tornava a concentrarsi sul combattimento. Decise che il Pervertito doveva morire subito, o con unaltra zampata lavrebbe lasciata completamente nuda.
Abbassò le braccia ... fingendo di provare dolore, in modo che lui tornasse allattacco. Benché sapesse che la vista del sangue li eccitava sessualmente, si chiese ancora una volta se tutti i vampiri fossero dei pervertiti o solo quelli che incontrava lei. Proprio mentre lui le saltava addosso per finirla, potè scorgere un lampo di sorpresa e di dolore nei suoi occhi, quando lo impalò con un dardo etereo scagliato di nascosto.
Yuuhi la guardava in silenzio, chiedendosi come potesse una femmina umana sopportare tanto dolore e continuare a combattere senza paura. Senza contare che una femmina umana non si sarebbe mai messa a combattere; si sarebbe semplicemente messa a tremare come una foglia e avrebbe ceduto allassalto dei demoni. Non gli piaceva affatto come si stavano mettendo le cose. Era da poco che aveva creato quei tre vampiri, e ora lei glieli aveva distrutti. Ora aveva tre fratelli in meno.
L'unica parvenza di famiglia che aveva era suo padre ... Tadamichi. Di recente, l'attenzione del maestro si era spostata da lui ... al fratello gemello che era tornato in città.
Volendosi allontanare dal nuovo membro, che amava la confusione della vita notturna nelle grandi città, e per non doversi prima o poi scontrarsi con lui, Yuuhi aveva deciso di allontanarsi dal castello in modo da avere nuove attenzioni da parte di suo padre.
La città era un luogo molto primitivo per imparare i rudimenti della propria specie, mentre in periferia avrebbe potuto mettere in atto attacchi più gustosi e distruttivi. I vampiri che affollavano le città erano ormai degradati, apatici, non erano più i terribili demoni affamati che avrebbero dovuto essere. Si era fatto un bel po di discepoli da allora Eppure, stranamente, questi scomparivano senza lasciare traccia.
Yuuhi in un primo momento aveva creduto che i nuovi mezzosangue non avessero resistito alla trasformazione e fossero morti. Ma ora capiva come stavano realmente le cose. Era quella femmina che glieli aveva uccisi uno alla volta! Il bambino demone nascose dentro di sé la stizza che provava, al vedere i suoi nuovi fratelli uccisi davanti ai suoi occhi. Ma oltre alla rabbia un nuovo, strano sentimento cominciava a farsi strada nel suo cuore freddo: la curiosità.
Forse questo avrebbe distolto l'attenzione di Tadamichi dal fratello gemello. Cosavrebbe detto, suo padre, quando gli avrebbe raccontato che qualcuno stava distruggendo quelli della sua specie?
Kyoko osservò con soddisfazione l'ultimo vampiro bruciare, e si rese conto che in unoretta i mucchietti di cenere sarebbero spariti senza lasciare traccia. Si strofinò il dorso della mano sulla guancia, che vi lasciò sopra una scia di sangue; poi si voltò a dare unocchiata a quel raccapricciante demone bambino.
Yuuhi si era immerso nelloscurità, da dove lei non poteva vederlo. IL suo sesto senso gli diceva che era meglio non avere nulla a che fare con quella ragazza, almeno in quel momento, benché non riuscisse a toglierle gli occhi da dosso: quella strana arma luminosa che le aveva visto in mano lo incuriosiva moltissimo.
Kyoko scrutò nell'oscurità, frugando a fondo per capire dove si fosse nascosto il piccolo demone.
"L'ho spaventato?" si chiese, rifiutandosi di muoversi. Fissò il punto in cui prima si trovava il bambino per un tempo che le parve infinito...o forse era solo il battito accelerato del suo cuore a darle quella sensazione. Infine, chiuse il pugno e fece svanire il dardo spirituale che si era tenuto nel palmo, e scrollò le spalle.
Yuuhi sorrise con malvagità, vedendo Kyoko raccattare i libri da terra e andarsene. Notò che al suo passaggio gli oggetti sembravano cambiare forma o colorequasi per leffetto di una strana magia. Lanciò unocchiata alle cime degli alberi che si protendevano su di lei: svettavano alte e oscure nella notte eppure, quando lei vi passò sotto, per un attimo brillarono di una luce etereaper poi tornare al loro colore originario quando lei si fu allontanata.
Il suo sguardo maligno la fissò come se fosse un bersaglio. Muovendosi nell'aria immobile, la seguì. Sarebbe stata un magnifico regalo per la sua specie! Un donoper suo padre. Era forte, combattiva e aveva un incredibile istinto d sopravvivenzaa differenza dei tre idioti che aveva appena fatto fuori. Anche in quel momento stava lasciando dietro di sé una striscia di sangue dalle ferite che aveva sul petto, eppure sembrava non curarsene. Aveva il potere della magia racchiuso dentro di sé e lui desiderava farne parte ... e sperimentare cose diverse da quelle che aveva vissuto, da quando era diventato un vampiro.