Jean-Pierre sorseggiò con apprezzamento.
"È eccellente. Sono molto orgoglioso che il mio capo abbia realizzato questo vino.”
Sbirciando di nuovo verso il ristorante, vide Gabriella guardarla in cagnesco. Appena girò la testa, l'altra donna si allontanò dalla sua visuale, chiaramente delusa che Olivia non fosse stata rimproverata o addirittura licenziata.
Infine, Olivia si concesse di ammirare il colore brillante e luminoso della sua prima creazione senza sentirsi in colpa.
"Il tempismo è perfetto,” spiegò Nadia. "Il più importante critico di vini della Toscana, Raffaele di Maggio, questa settimana sarà in visita alla nostra cantina per degustare e valutare i nostri nuovi lanci, per cui potremo presentargli questo rosato. Una recensione favorevole sul suo sito web, Turismo del Vino in Toscana, darebbe a questo vino una spinta incredibile. È un uomo molto influente e il suo sito è diventato estremamente popolare.”
"Mi ricordo il suo nome,” disse Olivia. L'aveva sentito nominare da alcuni clienti, e sapeva che molti turisti seguivano il suo sito, che negli ultimi tempi sembrava aver guadagnato un pubblico enorme.
Provò un brivido nervoso e si rese conto di essere più intimidita che lusingata da quella notizia. Far recensire il suo rosato da un critico di così alto profilo era terrificante. Era già un miracolo che Nadia avesse adorato la sua nuova creazione, ma non era pronta per far testare il suo primo vino da un esperto rinomato. E se lui l’avesse pensata diversamente e non gli fosse piaciuto affatto?
*
Dopo qualche ora di duro lavoro, Olivia chiuse a chiave la sala degustazioni e uscì. Soffiava una brezza pungente e Olivia sapeva che una camminata a passo svelto per tornare a casa sarebbe servita a scaldarla.
Poi vide l'auto di Marcello dirigersi verso il vialetto sinuoso e si dimenticò completamente del freddo.
Il SUV si fermò sotto l'ulivo e Marcello ne uscì, evidentemente di fretta. Olivia provò una stretta al cuore. Sembrava che, dalla fine dell'estate, quando si erano lasciati andare ad alcuni momenti gloriosi di flirt e persino ad una gita in giornata a Pisa, la vita di Marcello fosse diventata sempre più frenetica. Aveva immaginato che l'inverno sarebbe stato un periodo più tranquillo per lui, invece non sembrava così.
Aveva sperato di potersi trattenere con lui a chiacchierare la sera, vicino al fuoco che bruciava nell'atrio della sala degustazioni nei giorni freddi. Aveva sognato anche qualcosa di più!
Naturalmente, anche lei era stata molto più impegnata del previsto. Oltre alla sua avventura nel campo della produzione di vino, il suo lavoro sul marketing dell'azienda vinicola aveva significato passare ore nell'ufficio in fondo al magazzino, lontana da tutti e con l'unica compagnia del suo computer portatile.
Marcello la vide e le sorrise, con i denti bianchi che risaltavano sul suo viso abbronzato e gli occhi azzurri calorosi.
A Olivia sembrò contento, ma anche imbarazzato, come se anche lui si rendesse conto che tra loro c'erano questioni che erano state trascurate.
"Olivia, è bello vederti. Nadia mi ha telefonato. Ha detto che hai creato un rosato che sarà un'aggiunta unica e vincente alla nostra offerta. Sono così orgoglioso di te.”
E pensare che soltanto il giorno prima era stata impegnata a scrivergli un messaggio di scuse, credendo di essere in guai seri. Olivia si sentiva stordita per come era cambiata la sua situazione.
"Grazie. Sono contenta che sia venuto bene, anche se è stata la fortuna del principiante.”
Aggiunse un pizzico di civetteria alle sue parole. Dopotutto, se era riuscita ad andare oltre i suoi sogni più sfrenati in un aspetto della sua vita, forse poteva riuscirci anche in un altro!
"Niente affatto. È merito della tua bravura,” rimarcò Marcello. “Non sottovalutare il tuo talento. Sono orgoglioso che avremo un nuovo vino così delizioso da offrire al nostro grande critico, quando arriverà.”
Olivia sentì lo stomaco stringersi al pensiero. Volendo trovare un argomento meno spaventoso, Olivia parlò in fretta.
"Hai finito di lavorare, per oggi? Hai programmi per la serata?"
Appena quelle parole le uscirono di bocca, Olivia desiderò potersele rimangiare, perché era sembrata fin troppo sfacciata. Praticamente aveva chiesto a Marcello se era libero quella sera. Non era proprio il caso. Olivia aveva deciso ormai da mesi che, se dovevano esserci risvolti romantici tra loro, la prima mossa dovesse farla il suo bellissimo capo. Non poteva essere lei a buttarsi, perché la posta in gioco era troppo alta. Se le cose fossero andate male, avrebbe potuto mettere a repentaglio il suo lavoro e il suo futuro nella cantina.
"Stasera ho una videoconferenza con un fornitore negli Stati Uniti.” disse Marcello sollevando un sopracciglio. "Il nuovo rosato sarà una notizia esaltante per la nostra discussione.”
Delusa, Olivia forzò un sorriso cortese. Non era quello che sperava sentirsi dire.
Poi però Marcello parlò di nuovo, questa volta in tono più civettuolo.
"A parte quello, mi gusterò un bicchiere di vino rosso e mi farò un piatto di pasta. Per stasera ho in programma un ragù al cinghiale. È un piatto tradizionale toscano delizioso, preparato con del cinghiale che attualmente è nel magazzino della macelleria del paese.”
"Cinghiale?" Chiese Olivia.
Marcello annuì. "Il cinghiale si riproduce in maniera prolifica, perciò ogni anno i cacciatori con licenza abbattono un numero limitato di esemplari in questa regione. In questo modo, vengono preservate le condizioni di vita dei branchi che vivono nei boschi, e i cinghiali non sono costretti a razziare i vigneti o le fattorie in cerca di cibo, cosa che ovviamente potrebbe essere pericolosa.”
"Davvero?” fece Olivia, affascinata. Cinghiali che vivevano nel bosco? Non lo sapeva!
"Preparo questo gustoso piatto nei mesi più freddi, quando la carne è di stagione. Sento che sono vicino al perfezionamento della ricetta. La prossima volta, magari, posso invitarti a provarla.”
A Olivia girava la testa. Era un invito. Cioè, non un invito diretto, ma almeno era un progresso.
"Mi piacerebbe molto,” rispose. "La mia cucina è piuttosto semplice, ma credo che il mio più grande successo finora sia lo stufato di pappa al pomodoro, a base di pane avanzato, fagioli e pomodori. Quando sarò riuscita a prepararlo bene, vorrei avere la tua opinione.”
"Ti prendo in parola,” promise Marcello. Fece un respiro profondo. "E nel frattempo…"
Il cuore di Olivia le balzò nel petto. C'era del potenziale nel modo in cui aveva pronunciato quelle parole. Si sentì fremere di eccitazione in previsione di quello che sarebbe potuto succedere.
Poi il telefono di Marcello squillò.
Con un cenno di scuse, controllò chi fosse prima di rispondere e si avviò rapidamente verso il suo ufficio.
Olivia sospirò delusa.
Erano stati a un passo dal mettersi d'accordo per un appuntamento. Ne era certa. E ora Marcello era stato distratto di nuovo, chissà per quanto tempo. Tutto ciò era straordinariamente frustrante, e Olivia cominciava a chiedersi se la loro storia d'amore in procinto di sbocciare sarebbe rimasta per sempre in stallo.
Con un sospiro frustrato, si voltò e si avviò lungo il vialetto, sentendo un familiare scalpiccio di zoccoli quando Erba si unì a lei.
Marcello non frequentava nessun'altra, concluse Olivia. Se lo era domandata in ansia molte volte nelle ultime settimane, ma aveva stabilito che non doveva essere così. Marcello era impegnato con il lavoro, che dal punto di vista finanziario era limitato, per via della recente espansione. Inoltre, Olivia intuì che aveva timore di rimanere coinvolto di nuovo in una relazione, soprattutto con una dipendente.