Legami Di Sangue - Amy Blankenship страница 2.

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“Cosa vuoi che faccia?” gli chiese Misery.

“Dobbiamo aspettare.” dichiarò Corvo Nero e aggiunse altra legna al falò.

Misery esternò la propria irritazione. “Aspettare cosa, vecchio? Io non ho un’eternità...la mia guerra avrà luogo con o senza di te.”

Ignorandola, Corvo Nero aggiunse altra legna al falò e iniziò a cantare. Misery stava per andarsene quando si bloccò. Sentì il proprio potere venire risucchiato e la sua forma di bambina iniziò ad imputridirsi. Non erano gli effetti della trasformazione in cadavere...tutta la sua essenza stava venendo lentamente prosciugata dell’energia che lei aveva rubato agli esseri umani.

“Il tuo piano fallirà senza di me.” disse Corvo Nero con sdegno. “La tua esistenza è diventata mia quando hai stretto il tuo accordo. Tu sei debole e non hai alcun potere su di me perché non hai niente che io desideri.”

Misery fu rilasciata all’improvviso, ma lo guardò restando seduta sull’enorme roccia in attesa di chissà chi. Corvo Nero alimentava costantemente il fuoco e le fiamme erano salite ad un’altezza incredibile. Il vecchio si alzò e si diresse verso un’estremità della radura e verso una vecchia sequoia che Misery non aveva notato prima.

Corvo Nero si inginocchiò accanto alle radici massicce e prese un pugno di terra. Tornando al falò, il suo canto divenne molto forte e ritmico prima di gettare la terra nel fuoco. Il fuoco brillò e avvampò ancora di più quando la terra incontrò le ardenti fiamme. Il suo corpo iniziò a muoversi in una danza tribale mentre i suoi canti erano sempre più forti.

Le ombre che li circondavano si allungarono finché Corvo Nero non rimase in contatto con loro, danzando in un cerchio perfetto. Improvvisamente si fermò e si allungò verso le ombre ai propri piedi. La nera oscurità tirò la sua mano, cercando il tocco di calore che Corvo Nero aveva esumato prima di raccoglierla da terra. Anch’essa incontrò le fiamme con una scintilla che si trasformò rapidamente in un’esplosione, portando Misery a coprirsi gli occhi.

Un lamento disumano riempì la radura e Misery guardò mentre l’ombra sorgeva dalle fiamme, illuminata di rosso per il calore. Essa volò attraverso la radura fin dove Corvo Nero aveva preso la terra e svanì nel terreno. Pochi attimi dopo, la terra iniziò ad alzarsi come se respirasse e due magre braccia ossute spuntarono fuori.

Corvo Nero si diresse subito verso il sacrificio di sangue che i vampiri di Misery avevano catturato e lo sottrasse alla loro presa.

Il giovane uomo, uno studente presso l’università locale, si risvegliò dall’incantesimo del vampiro quando Corvo Nero lo afferrò. Ancora disorientato, non capiva cosa stesse succedendo finché non vide la lunga lama avvicinarsi alla propria gola. Da quel momento non poté fare niente, la lama lacerò la sua carne e il suo urlo rimase silenzioso.

Il sangue schizzò sulle fiamme libere, alimentando il falò con sibili e scintille. Le braccia che erano spuntate dal suolo ora spingevano fuori il resto del corpo nella notte oscura. Versi profondi e prolungati gli uscirono dalla gola, accompagnati da grugniti famelici mentre si trascinava verso l’uomo agonizzante.

Dita scheletriche si aggrapparono alla maglietta dell’uomo e la creatura abbassò la testa sulla ferita aperta, gustando il sangue e la carne. Mentre mangiava, muscoli e carne iniziarono a comparire sulle ossa sporgenti e Misery si sentiva eccitata dalla scena. Non riusciva a distogliere lo sguardo dall’opera d’arte che Corvo Nero aveva creato e applaudì con soddisfazione.

“Avrà bisogno di più per nutrirsi, prima di resuscitare completamente...ma questo basterà per ora.” disse Corvo Nero con un tocco di noia che accarezzava la sua voce grave.

“Possiamo crearne altri?” chiese Misery mentre osservava il sangue brillare nel fuoco.

“Io posso.” disse semplicemente Corvo Nero e a Misery non sfuggì la sua implicazione...lui poteva farlo e lei no.

“Adesso, giovane demone...mostrami il tuo potere.” le ordinò Corvo Nero.

Misery sorrise e toccò il proprio ciondolo a forma di ragno appeso al collo. Il ragno si divise immediatamente in migliaia di piccoli ragni prima di ricomporsi. Corvo Nero vide due aracnidi scivolare lungo le gambe di lei e sul terreno dissestato. Le creature si fermarono a metà strada tra lui e Misery prima di scavare nella terra.

Corvo Nero rimase in silenzio mentre il terreno iniziava a muoversi e una sottile crepa color sangue squarciò la superficie, accompagnata da un lieve terremoto. Gli alberi frusciarono e si levarono le grida degli animali della foresta mentre il terreno brontolava infastidito. Cinque demoni ombra volarono fuori dalla crepa e nella radura. I loro lamenti, che risuonavano più come urla, riempirono la notte con il loro canto. Si diressero al falò e aleggiavano in cerchio attorno ad esso, avvicinandosi prima di allontanarsi all’ultimo secondo.

La cosa continuò finché i demoni non si stancarono del gioco e svanirono nell’oscurità della foresta...verso la città in cui percepivano la loro preda. Corvo Nero fissò la crepa nel terreno con un’espressione indecifrabile. Tuttavia, quando si avvicinò alla crepa la calpestò, chiudendola ed impedendo agli altri demoni di uscire.

“Un discreto tentativo.” dichiarò Corvo Nero. “Ma tu sei giovane e sciocca. Una crepa così sottile tra i mondi permetterà solo ai demoni ombra di tornare in questo regno...lasciando i nostri veri alleati ancora intrappolati dall’altra parte. Ti servirà molto più potere!” La sua voce si alzò, poi si calmò. “Mentre tu ottieni quel potere, io creerò il tuo esercito...ma in sostanza è a me che risponderanno.”

Misery non aveva altra scelta se non annuire con remissività e umiltà. Quando si girò, le sue labbra infantili si mossero in un sorriso malvagio. L’antico demone aveva ragione su una cosa, lei aveva bisogno di più potere...e sapeva esattamente come ottenerlo.

Lasciando espandere l’oscurità dentro di sé, lei tornò verso la città seguita dai suoi servitori. Un piano aveva iniziato a prendere forma e lei doveva individuare il demone bambino che poteva aiutarla. Avrebbe dovuto rinunciare a ciò che rimaneva della scorta di sangue di Kane, ma il fine giustificava i mezzi...il sacrificio ne sarebbe valsa la pena.

Volò sulla città verso la zona malfamata, dove aveva trovato una dimora temporanea. Andando di strada in strada alla ricerca dell’oscurità, cercò di cogliere l’odore del suo bersaglio. Il problema era che questo demone aveva la capacità di nascondere la propria aura demoniaca. Per qualsiasi essere che gli desse la caccia, lui sarebbe sembrato un essere umano e questa era la bugia più grande di tutte.

Non molto tempo dopo aver iniziato la sua ricerca, Misery sentì l’ibrido Skye seguirla. Lui non interveniva né si avvicinava, ma lei lo sentiva seguirla ad ogni sua mossa. Aveva nostalgia di quando era intrappolato nella grotta con lei? Gli avrebbe rinfrescato la memoria se avesse cercato di interferire con i suoi piani. Era abbastanza fastidioso che i due caduti seguissero ogni mossa dell’ibrido...sarebbero arrivati a lei se lui avesse continuato.

Era quasi l’alba quando finalmente trovò il piccolo demone che stava cercando. Lui uscì dalle ombre e corse in strada e poi in un altro vicolo. Pochi giorni prima Misery si era imbattuta in lui per puro caso e lo aveva scambiato per un umano...finché lui non decimò i vampiri che l’avevano attaccato.

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