Diedi uno sguardo alle bellissime donne e sorrisi nel rendermi conto della quantità di alternative valide per entrambe le posizioni; tuttavia, un movimento nel mezzo della fila attirò la mia attenzione. Una ragazza dai capelli rossi, molto più bassa della maggioranza delle showgirl presenti, si guardava intorno, sorpresa dal numero di persone in attesa del proprio turno. Dopo aver spalancato gli occhi per la sorpresa e aver aperto leggermente la bocca, la quale era a forma di cuore e colorata di un rosso brillante, quasi dello stesso colore dei capelli che le ricadevano sensualmente sulla schiena, si diresse verso la fine della fila, ondeggiando leggermente i fianchi con una grazia che mi fece pensare a una ballerina di danza classica, nonostante le sue curve. Non era alta più di un metro e sessanta. La rossa appoggiò la borsa a terra e, mentre le altre ragazze parlavano vivacemente, ridendo e scherzando tra di loro su chi sarebbe stata scelta, cominciò a scaldarsi. Sembrava molto concentrata. I suoi movimenti, che avrebbero dovuto servire solo a scaldare i muscoli e prepararsi per l’audizione, mi eccitarono come non accadeva da molto tempo, o, più precisamente, come non era mai accaduto.
Non avevo mai avuto un’amante della sua statura e mi domandai come sarebbe stato sentire il suo corpo vicino al mio. Quel pensiero risvegliò un selvaggio senso di lussuria, ma, oltre a questo, il desiderio di prendermi cura e di proteggere quella bellissima donna. Quella sensazione mi spaventò, per cui diedi inizio alle pre-selezioni, prima che la voglia di andare da lei, prendermela in spalla e farla mia proprio lì, in mezzo alla stanza come un cavernicolo, prendesse il sopravvento. Vacci piano, Williams! Dissi a me stesso. Ero un uomo che amava il sesso, ma non un pervertito.
Scommettendo che sarei stato in grado di ignorarla, passai vicino a lei senza guardare nella sua direzione, sapendo che sbirciarla con la coda dell’occhio non sarebbe contato. Sentendomi un po’ turbato ed eccitato allo stesso tempo, mi diressi verso Elijah, il quale mi stava aspettando insieme a Peggy, la sua assistente, e Brian, il suo stagista, un ragazzino che aveva voluto prendere sotto la sua ala da quando lo aveva trovato a girovagare dietro il casinò in cerca di cibo e di un posto in cui passare la notte. Aveva perso i genitori e non poteva essere accettato in alcun ricovero, dato che aveva compiuto diciotto anni due mesi prima della loro scomparsa.
“Ty”, disse Elijah mentre mi stringeva la mano e sorrideva. “Pronto per le pre-selezioni?”.
Le selezioni per il casinò Williams erano leggendarie in città. Facevano parte del fascino naturale dei nostri spettacoli e creavano grandi aspettative tra le ragazze. Tra di loro erano molto competitive e avrebbero fatto di tutto per essere scelte, anche se non venivano selezionate per il posto di showgirl di spicco.
“Certo”, risposi e, dopo averlo salutato, riposi la mia moneta fortunata nella tasca della giacca. Subito dopo, sentii il rumore di tacchi sul pavimento. Mi voltai e vidi Annie attraversare la stanza e venire verso di noi con un portablocco tra le mani: “Cominciamo?”
Iniziammo a camminare lungo la fila. La scelta tra le ragazze era il risultato di bellezza, carisma, sensualità e, ovviamente, fortuna. Mentre passavamo di fronte alle concorrenti, io indicavo chi, in una qualche maniera, catturava la mia attenzione. Coloro che venivano scelte venivano identificate con un braccialetto e fatte entrare nel teatro. Il processo era totalmente casuale e senza alcun requisito base, facevamo solo appello alla mia richiesta di buon gusto.
Alle volte, Elijah mi sussurrava all’orecchio qualcosa su una ragazza che avevo scartato, ma che a lui aveva colpito. La sua opinione era molto rilevante, dato che aveva buon occhio per la tecnica.
Camminammo lungo l’intera fila di bellissime donne, le quali facevano del loro meglio per mettersi in pose sensuali, facendo risaltare le labbra colorate e gonfiando il petto per mettere in mostra il più possibile le proprie qualità.
Di solito, indicavo due o tre donne, a volte anche quattro, che avrebbero ballato per me in un altro luogo. Ovviamente, una alla volta, dato che avevo scoperto molto tempo prima che le showgirl detestavano condividere le proprie mosse. Tuttavia, fino a quel momento, a parte trovarne diverse che potessero fare al caso mio, non avevo sentito quell’istinto di caccia che cercavo. Che cosa mi stava accadendo?
Giungemmo alla parte finale del serpentone e i miei occhi cercarono immediatamente l’ultima ballerina. La rossa. Un piccolo problema che si sarebbe sicuramente evolto in un grosso mal di testa. Sceglierla sarebbe stato così sbagliato a così tanti livelli che non avrei nemmeno dovuto considerare l’idea.
Non è abbastanza alta, dissi a me stesso.
Potrebbe compensare l’altezza ballando molto bene, disse il mio lato calmo.
Non ha abbastanza forza fisica per poter ballare bene, obiettai.
La sua bellezza compensa qualsiasi cosa, rispose l’altra parte.
Ci sono molte altre donne bellissime, dissi, mentre i miei occhi la studiavano, apprezzando ogni curva del suo corpo.
Nessuna delle altre è sexy come lei. Nessuna delle altre risveglia questo sfrenato desiderio in te, mormorò il mio subconscio, mentre indicavo una bionda a caso, nonostante lo sguardo di disapprovazione di Elijah.
Tirai fuori di nuovo la mia moneta fortunata. Testa, l’avrei scelta. Croce, avrebbe dovuto andarsene.
I nostri occhi si incontrarono e riuscii quasi a sentire l’aria vibrare tra di noi, piena di lussuria, desiderio e qualcos’altro che non riuscivo a spiegarmi. Guardai in basso e vidi la moneta nella mia mano.
“E lei”, dissi, indicando la belle petite con il mento, senza toglierle gli occhi di dosso.
Improvvisamente, Annie protestò, dubitando di un mio ordine per la prima volta.
“Ty, ma hai visto la sua statura? Praticamente è una nanerottola.”
Senza staccare gli occhi dalla rossa, misi subito Annie in riga. Avrei dovuto fare due chiacchiere con lei molto presto.
“Annie, sono io che scelgo le candidate. Poi, Elijah. E lei non è nanerottola. È mignon. Il tipo di donna che calza a pennello tra le braccia di un uomo”, sorrisi e la belle petite sembrò arrossire.
Ora sentivo l’eccitazione per la caccia scorrermi nelle vene. Mentre Elijah batteva le mani e dava ordini alle candidate pre-selezionate, io scommisi che avrei avuto quella ragazza nel mio letto quella notte. E non avremmo dormito.