I beati assomigliano ad un fiore con otto petali.
- Le âbeatitudiniâ sono un invito di Gesù agli uomini, per costruire il regno di Dio sulla terra.
- Le âbeatitudiniâ sono un invito di Gesù agli uomini per la salvezza.
Penso che le beatitudini non siano riservate soltanto ai cristiani ma a tutti gli uomini della terra, nessuno escluso, indipendentemente dalla loro fede, cultura e nazionalità . Le beatitudini hanno una dimensione universale.
BEATI I POVERI IN SPIRITO
1°. Beati (felici) poveri in spirito â Per forza dobbiamo porci la domanda:
Chi sono i poveri in spirito?
San Luca scrive soltanto âBeati poveriâ
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âi poveri in spiritoâmakárioi hoi ptôchoi tôi pneúmatiChi sono veramente i poveri del mondo?
Ricchi che abbondano nelle cose materiali ma sono senza Dio? O poveri che muoiono di fame ma sono con Dio? Secondo la Bibbia i veri poveri sono le persone che vivono senza Dio. Nella Bibbia sono chiamati stolti, stupidi
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Qui non c'entra avere o non avere!
ma
Essere o non essere!
âBeati i poveri in spiritoâ riguarda la nostra relazione con Dio!
âI poveri in spiritoâ - in lingua greca makárioi hoi ptôchoi tôi pneúmati dove ptohoj, significa non soltanto i poveri, ma anche i mendicanti, i barboni che chiedono le elemosine, le persone degne di pietà . Interessante è che ptohoj unite con pneumati, in questo caso significa i poveri che chiedono l'elemosina spirituale perché sono consapevoli che non sanno niente, per questo cercano la sapienza di Dio. Questo atteggiamento, come già ho scritto prima, non dipende dalla ricchezza o dalla povertà materiale, ma è un atteggiamento del cuore. âI poveri in spiritoâ sono âanawim YHWH cioè gli umili davanti a Dio. In questa prospettiva,âi poveri in spiritoâ sono più ricchi di tutti, perché possiedono Dio che ha valore più grande di tutto, ha valore eterno cioè senza inizio e senza fine. Propongo di leggere la preghiera di Santa Teresa d'Avila:
âNulla ti turbi, nulla ti spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto. Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta! Il tuo desiderio sia vedere Dio, il tuo timore, perderlo, il tuo dolore, non possederlo, la tua gioia sia ciò che può portarti verso di lui e vivrai in una grande paceâ
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.Un altro esempio ideale per noi è San Francesco d'Assisi
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ma
ma
ma
dal momento in cui ha incontrato Dio, tutto quello che possedeva non contava niente per lui, per questo dice:
âDeus meus et omniaâ - âDio mio e mio tuttoâ.
Al centro della sua spiritualità è proprio la povertà , quella materiale e quella spirituale, che ha la sua sorgente nella fiducia e nella provvidenza di Dio.
- Beati i poveri in spirito â la loro ricchezza è Dio solo!
- Beati i poveri in spirito â desiderano soltanto Dio.
- Beati i poveri in spirito â si fidano totalmente di Dio.
- Beati i poveri in spirito â al centro della loro vita è Dio.
- Beati i poveri in spirito â si abbandonano totalmente a Dio.
- Beati i poveri in spirito â scelgono Dio liberamente.
In questo momento possiamo porci una domanda: da dove i poveri in spirito sanno tutto questo? La risposta sembra semplice: dalla conoscenza di Dio. Più Lo conoscono più sono poveri in spirito.
Da dove attingono l'ispirazione?
Da Gesù - Figlio di Dio che è diventato uomo!
San Paolo questo ci spiega nell'Inno cristologico
:
â[1] Se c'è pertanto qualche consolazione in Cristo, se c'è conforto derivante dalla carità , se c'è qualche comunanza di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, [2] rendete piena la mia gioia con l'unione dei vostri spiriti, con la stessa carità , con i medesimi sentimenti. [3] Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà , consideri gli altri superiori a se stesso, [4] senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri.
[5] Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, [6] il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; [7] ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, [8] umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. [9] Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; [10] perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; [11] e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padreâ
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.Vediamo che la povertà spirituale è legata strettamente all'umiltà . Gesù questo ci spiega attraverso le immagini:
1 Betlemme
2 la croce
3 l'Eucaristia.
In questi tre posti Gesù ci insegna che cosa significa essere âi poveri in spiritoâ oppure meglio dire âi ricchi in spiritoâ.
BEATI GLI AFFLITTI
2°. Beati (felici) gli afflitti â gli afflitti significa i tristi in lutto. Arriviamo così a un paradosso
FELICI = TRISTI IN LUTTO!
o
FELICI?
o
TRISTI?
Ma nello stesso momento FELICI E TRISTI?!... come se nello stesso momento avessimo detto SI e NO! Oppure nello stesso momento saremmo andati a sinistra ed a destra!
Vero! Assurdo!
Impossibile!
Dobbiamo sapere che la Bibbia è piena di âassurdiâ, di cose che si contraddicono. Anche in questo caso sembra che non sia possibile che i tristi possono essere felici.âI beati tristi, in luttoâ; penso che nessuno di noi, io sicuramente, abbia visto durante un funerale qualcuno che era felice. Si ride durante le feste, matrimoni, ma durante i funerale? No!
âI beati afflittiâ in lingua greca makarioi oi penthountes indica le persone che piangono su qualcosa. La domanda si pone da sola:
Su che cosa piangono i beati afflitti?
Perché sono malati?
Perché non sono considerati?
Perché hanno perso il lavoro?
Perché sono stati umiliati?
Perché non sono riusciti a fare qualcosa?
Perché hanno perso i soldi?
Perché sono stati derubati?
Perché hanno preso un voto negativo a scuola?
Perché sono tristi?
Prima di andare avanti propongo a ciascuno di noi di rispondere alla domanda: Per quale motivo ci rattristiamo?
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7....................................................................................................
La tristezza possiamo dividere in due tipi:
1. La tristezza che proviene da Dio, positiva â i beati sono tristi perché soffrono per colpa del male e del peccato che esistono nel mondo. La tristezza che porta alla conversione. La tristezza che porta verso la felicità , verso Dio.
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